La Peer Education
La Peer Education o educazione tra pari è una metodologia didattica che rende i ragazzi soggetti attivi della propria formazione, nel rispetto di tempi, modi e ruoli ben definiti.La Peer education contrubuisce a far in modo che i ragazzi, successivamente ad una prima fase di formazione con i peer educators, riescano a creare un ambiente di confronto in cui sviluppano consapevolezze attraverso la progettazione e la condivisione di pensieri, esperienze e punti di vista, ricostruendo problemi ed immaginando autonomamente soluzioni. La Peer Education rappresenta certamente un'ottima base di partenza di cui ciascun istituto scolastico può dotarsi, per la prevenzione del bullismo a scuola. La prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo nella scuola non può esaurirsi con interventi occasionali o sporadici ma deve essere frutto di percorsi strutturati, duraturi nel tempo, all'interno della stessa attraverso azioni educative espresse da tutte le componenti scolastiche. La Peer Education consente ai ragazzi di acquisire competenze tali da riuscire loro stessi a trasmettere ai loro pari comportamenti positivi e di adattamento che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni. La Peer education permette ai ragazzi di condividere e sperimentare migliorando la loro autostima e le abilità relazionali e comunicative.
(Per maggiori informazioni sui progetti di peer education contattare associazionediamediaets@gmail.com)
Il Linguaggio dell'on line
Negli ultimi anni la creazione di profili social e l'utilizzo di internet ha reso ciascuno di noi più esposto verso il mondo esterno rendendo possibile lo sviluppo di una serie di rischi e pericoli. Rappresentare sè stessi in una comunità virtuale può esporre, soprattutto ragazzi e bambini, alla visione di materiali inappropriati per l'età o grado di maturità e/o alla condivisione di fatti privati ed intimi, anche a sfondo sessuale, con la possibilità che questi contenuti possano essere inconsapevolmente trasmessi e diffusi anche a soggetti terzi, talvolta sconosciuti. Occorre inseganre a sè stessi, in primis, ed ai bambini ed ai ragazzi che avere cura della propria sfera intima e custodirla vuol dire dare importanza alla propria persona. Proviamo a definire il linguaggio on line:
SHARENTING: il temine sta ad indicare la condivisione di foto, video ed informazioni dei propri figli, attraverso l'uso dei social network.
OVERSHARING: è la attitudine a condividere impulsivamente ed in modo eccessivo contenuti che riguardano la propria vita, senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni.
GAMING: il gioco on line rappresenta un modo per divertirsi con la tecnologia e di conoscere nuove persone con cui condividere momenti di svago e passioni.
PHISHING: la sottrazione di informazioni e dati personali attraverso l'invio di email nocive e contenenti virus
CYBERBULLISMO: mettere in atto ripetutamente e volontariamente comportamenti prevaricanti, prepotenti ed offensivi nei confronti di un'altra persona percepita come più debole. Il tutto caratterizzato dalla presenza dell'on line che estende il numero degli spettatori alla violenza.
SEXTING: la condivisione testi, video e/o immagini anche a sfondo esplicitamente sessuale attraverso canali digitali.
SEXTORTION: chiunque minacci e ricatti di condividere con terzi immagini sessuali della vittima contro la sua volontà.
REVENGE PORN: la diffusione di immagini o video a sfondo sessuale a terzi al fine di vendicarsi per la fine di una storia o di un tradimento.
FAKE NEWS: diffusione intenzionale di notizie false attraverso il web, media o altri canali di comunicazione.
TEEN DATING VIOLENCE: esperienze di violenza nelle relazioni sentimentali adolescenziali con forme di aggressionei fisiche, psicologiche e sessuali.
L'Associazione Diamedia ETS attraverso i progetti di mediazione scolastica crea per ragazzi percorsi di consapevolezza dei propri diritti e doveri, pemettendo a ciascuno di loro di riconoscersi nelle loro identità, affinchè le stesse condotte di vita che caratterizzano la vita reale vengano anche traslate nel mondo virtuale. Attraverso webinar specifici i mediatori dell'Associazione possono fornire ai genitori, educatori e a chi ne sia interessato conoscenze più specifiche sui rischi dell'on line e conseguenze penali.
La violenza di genere
La violenza di genere si esplica nei confronti di una donna, più rararmente, verso un uomo ed è qualsiasi forma di violenza fisica, sessuale o psicologica che viene perpetrata contro una persona sulla base del suo genere. Le forme di violenza di genere sono, tra le altre, il femminicidio, la violenza economica, la violenza psicologica, la violenza sessuale, la violenza sul posto di lavoro, la violenza domestica e la violenza assistita. La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (nota come Convenzione di Instabul) è un trattato internazionale tra i più importanti sul tema e si concentra sulla protezione delle donne contro tutte le forme di violenza, compresa la violenza domestica, lo stupro, le molestie sessuali, la tratta di esseri umani e la violenza basata sull'onore. Riconosce la violenza di genere come una violazione dei diritti umani e un'offesa alla dignità umana. Atti di violenza che sono profondamente radicati nelle disuguaglianze di potere tra uomini e donne, nonché nelle norme culturali, sociali ed economiche che sostengono la discriminazione di genere. Con la legge del 27 GIUGNO 2013 N. 77 e Legge del 15 ottobre 2013 n. 119, l'Italia ha ratificato la Convenzione di Instabul. La normativa italiana tende sostanzialmente a rendere più incisivi ed efficaci gli strumenti della repressione, soprattutto penale, riguardante alcuni significativi fenomeni quali i maltrattamenti in famiglia, la violenza sessuale e gli atti persecutori (stalking). La violenza di genere ha conseguenze devastanti per le vittime, che possono subire danni fisici, emotivi e psicologici duraturi. Inoltre, ha effetti negativi sulla società nel suo complesso, limitando lo sviluppo e il progresso delle donne e delle ragazze e perpetuando cicli di violenza. Per combattere la violenza di genere, sono necessarie azioni a livello individuale, comunitario e governativo. Nelle scuole è importante discuterne e approfondire la tematica attraverso progetti volto a fornire a studenti e studentesse una maggiore consapevolezza di sè stessi e degli altri, del rispetto e dell'ascolto. Imparare e saper ascoltare in modo costruttivo ed assertivo, permetterà loro di avere un loro pensiero critico e sensibile su questioni che abbiano realmente capito e non seguano comportamenti della "massa" basati su giudizi e stereotipi. La scuola deve promuovere modelli positivi comportamentali valorizzando l'ugualglianza, il rispetto e l'autonomia nelle relazioni personali. L'Associazione Diamedia ETS attraverso i suoi percorsi progettuali si impegna a consentire agli studenti di condividere le proprie esperienze, idee e preoccupazioni su ogni forma di violenza, attraverso la creazione di un ambiente "sicuro" perchè rispettoso delle emozioni di ciascuno, in è posibile esprimersi liberamente. È fondamentale che tutti si impegnino a combattere la violenza di genere e a creare un mondo in cui le donne e le ragazze possano vivere libere dalla paura e dalla violenza, godendo pienamente dei loro diritti umani e delle opportunità che meritano.